domenica 20 gennaio 2008

INVESTIMENTI BRITANNICI IN CALABRIA

Quando si dice “Sviluppo Endogeno”. In Calabria si sta vivendo una vera e propria rivoluzione del Turismo e mentre alcuni governanti ancora pensano di dover costruire mega alberghi e mega struttre scopriamo che invece c’è bisogno di villette ed “abitazioni tradizionali”.

Gli inglesi e gli irlandesi impazziscono per la Calabria che sta diventanto come la Tuscany per gli americani.

Alcune società immobiliari con sede Gran Bretagna ma attive in tutta Europa, nel corso del 2007, hanno deciso di rivolgere la loro attenzione alla “Costa degli dei” e quindi di realizzare un investimento immobiliare che, nel complesso, a lavori ultimati supererà i mille posti letto. Clima mite tutto l’anno, bellezze naturali ed incontaminate ma, soprattutto, i prezzi concorrenziali dei terreni rispetto a quelli di altri siti turistici come, ad esempio, la Spagna, hanno attirato queste società. I loro nomi - MRI e VFI, per esempio - ai più non dicono molto ma nel loro settore è noto come riescano a movimentare enormi capitali. La loro strategia operativa è molto semplice: attraverso le loro reti informative valutano la domanda residenziale turistica, offrono il loro pacchetto e, quando la prima e il secondo si incrociano, iniziano a muoversi comprando i terreni ed avviando progetti e pratiche per costruire. Fanno tutto in modo molto discreto, quando arrivano nemmeno si sentono. A Vibo Valentia, per esempio, da qualche mese una delle due società ha stabilito il suo quartier generale nel centro della città, su Corso Umberto I, ma a saperlo ed a vederli sono davvero in pochi. E’ così che hanno deciso di investire nel territorio di Pizzo al confine con quello di Curinga, nella zona dove esistono già grandi complessi turistici. Qui verranno realizzati 300 residence e, in prospettiva, altri 400 in una zona vicina. Gli immobili sono destinati ad una clientela appartenente alla middle-class inglese. Un’altra operazione, più corposa se andrà a buon fine, è prevista nel territorio di Briatico-Cessaniti.

Il quotidiano britannico Times ha indicato TROPEA al primo posto tra le 20 migliori località balneari di europa. (link)

Ci sono notizie di sviluppo del mercato un pò su tutte le coste ed non solo in località balneari.

Per saperne di più prova a cercare su google “Calabria Property” e scoprirete cose calabresi che nemmeno i calabresi conoscono.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

ottima recensione, che mette il dito sull'annosa questione della grande, grandissima potenzialità della nostra terra.
Francamente, più vengo a conoscenza di fatti del genere più l'amaro in bocca cresce...

Anonimo ha detto...

comprano i terreni? ho applicano degli esuberi pazzeschi? ahaha MRI Truffatori Internazionali

Anonimo ha detto...

poveri inglesi e irlandesi ... comprano in calabria a oltre 2000 euro al metro quadro... quando invece potrebbero comprare a circa metà con agenzia nel territorio o direttamente dal costruttore!!!

Anonimo ha detto...

sono del posto, confermo!

Anonimo ha detto...

ODDIO, hanno rovinato la spagna e la grecia e adesso incominciano con l'italia, e che ricchezza porterebbero?la toscana e' inavvicinabile per noi comuni mortali, i toscani non possono nemmeno pensare di acquistare nella loro regione,,,, tutte le nostre belle terre vendute allo straniero.....questi si apriranno i loro businesses tipo fish and chips e simili ...aiuto!
un emigrato

w la calabria ha detto...

dovete ringraziare gli investitori stranieri senno morite di fame in calabria,benvengano gli investitori,da un calabrese.