venerdì 25 gennaio 2008

DOMENICO NICOLETTI UNO TRA I POCHI PATRIOTI DELLO STATO MAGGIORE BORBONICO

Nacque a Napoli il 5 agosto 1808 e quale figlio di ufficiale borbonico fu destinato alla carriera militare tanto che ad appena 8 anni lo troviamo già iscritto come "Figlio di Truppa" nel Battaglione Allievi Militari.
Frequentò diverse scuole ed il I° giugno 1821 fu ammesso alla Real Accademia Militare, da dove ne uscì tre anni dopo col grado di Sergente.Il 6 maggio del 1841 venne promosso 2° Tenente ed il 27 aprile 1846 1° Tenente.
Nel 1848 partì per la repressione dei moti rivoluzionari siciliani al seguito del Generale Carlo Filangieri, che lo volle suo addetto allo Stato Maggiore e dove rimase fino al 1860.
Nella veste di addetto allo Stato Maggiore ebbe a svolgere delicati quanto ingrati compiti come quello di incontrare e trattare con lo stesso Garibaldi che egli sprezzantemente chiamava "IL PIRATA DI NIZZA".
Abbandonata la Sicilia e poi anche Napoli, fu promosso Maggiore e gli fu dato il comando del suo 6° Reggimento di Linea "Farnese" che fu protagonista assoluto nei giorni 1 e 2 ottobre 1860 al Castello di Morrone e sulle confinanti colline di Caserta.
Con la vittoria su Bronzetti egli fu l’unico comandante borbonico ad uscire vincitore dallo sfacelo della battaglia del Volturno.
Per le sue azioni in Sicilia ebbe parecchi encomi e fu insignito di varie onorificenze oltre che di una medaglia di bronzo, della medaglia d’oro dei distinti di 1^ classe ed alla fine della carriera; per ciò che aveva fatto al Castello di Morrone, fu ricevuto personalmente dal Re Francesco II a Gaeta che gli regalò una medaglia d’oro in ringraziamento e come suo ricordo personale.

Dopo la resa di Gaeta gli fu offerto di passare col grado di Colonnello nel nuovo esercito italiano, ma rifiutò e si ritirò in pensione mantenendo, fino alla morte, avvenuta nel 1874, un dignitoso silenzio.

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