venerdì 10 ottobre 2008

emanuele filiberto a San Luca e Bovalino

Il "principino" Emanuele Filiberto a San Luca parla dei "valori" della Costituzione. 260 milioni di euro che ha chiesto al Governo per l'esilio e dimentica l'arresto del vice-presidente della sua fondazione e sopratutto dimentica chi ha messo il sud a ferro e fuco per decenni: i suoi antenati


Quel gran bravo ragazzio di Emanuele Filiberto di Savoia ha
concluso la sua due giorni in provincia di Reggio Calabria. Venerdì 3 a Bovalino per il ventennale della fondazione del Gruppo Volontari del Soccorso e la mattina di sabato a San Luca per la presentazione de “Il Grande Libro della Costituzione Italiana”.
Tutti entusiasti per la visita del rampollo della ex Famiglia Reale della quale ricordiamo la vigliaccherìa, prima, e la codardia, dopo, nella gestione dell’ascesa (e crollo) di Mussolini al potere.
Certo, colpe non sue. Come non sono sue le colpe per le “allegre” frequentazioni del padre, il “Re” (delle marchette), a Campione d’Italia.
Tutti a dirgli quanto è bravo, quanto è bello, quanto è composto, quando è umile.
Dettagli essenziali che non sfuggono ai cronisti locali:
(…)La cerimonia svoltasi venerdì sera è stata veloce ed informale, con il principe che, a suo agio, si aggirava tra gli ospiti. E’ stata proprio l’umiltà e disponibilità, dimostrata dal Savoia insieme al suo senso di adattamento, l’argomento di discussione tra i presenti.
Il rampollo infatti al momento del buffet si è rispettosamente messo in fila per servirsi da solo, cosi come ogni altro invitato.(…)
CalabriaOra - Annalisa Costanzo
Proprio per ricordare i vecchi tempi i bambini di San Luca gli hanno anche dato del “Voi”:
«La vostra illustre presenza, il fatto che venite da lontano per darci testimonianza della vostra amicizia e solidarietà è un fatto importante che da forza alla nostra speranza » dice Angela una bambina di San Luca.
«Dovete sapere che potete sempre contare su di me – risponde Emanuele Filiberto - come un vostro fratello maggiore».
Il vice-sindaco, Francesco Giampaolo, gli ha confessato di essere contento della sua visista ma che “a San Luca servono strutture sportive per i nostri ragazzi”.
Lui si è detto «felice di incontrare i giovani di San Luca per fargli capire che non sono soli. Io non ho le chiavi dello stato, ma faremo delle cose insieme».
Cosa? E’ forse troppo presto per saperlo.
Continuando a leggere CalabriaOra ci accorgiamo che qualcuno si insospettisce della sua affabilità. Si sà, le “fimmine” di San Luca non sono tipini che si fanno prendere per i fondelli. No no no.
«Una persona umile» dichiara una ragazza dopo essersi fatta la foto con il reale.
A lei fa eco una donna più anziana: «Mi ha fatto una buona impressione, non me l’aspettavo così disponibile, ma sarà vero? O lo fa per attirare consensi per un’eventuale candidatura politica?».
A questo punto non si può non ricordare che - dopo avere promesso (e poi smentito, fa spesso così) - che non si sarebbe interessato di politica, rispettando appunto le motivazioni alla base del suo divieto di rientro in Italia, alle scorse politiche si è candidato in una delle circoscrizioni estere alla Camera dei Deputati.
Ha raccolto, nella circoscrizione “Europa”, lo 0,4% (zero virgola quattro!) dei consensi.
Si era presentato con la lista “Valori e Futuro con Emanuele Filibero” che prendeva il nome appunto dalla fondazione di cui è presidente.
E della quale fondazione, con il ruolo di vice-presidente, faceva parte Mariano Turrisi.
Uno che negli Stati Uniti, scrive il Sole 24 Ore
è stato oggetto di diverse indagini dall’anno 1984, per riciclaggio, traffico di droga, richieste estorsive di ampliamento dei crediti, uso di documenti e valuta contraffatti, di assegni scoperti e truffe, ma sempre senza o quasi alcun risultato… (In Italia) risulta avere pregiudizi per reati contro il patrimonio (1994) ed essere stato condannato per reati contro la famiglia (1987). Da archivi dell’Fbi… risulta essere stato tratto in arresto più volte negli Usa.
Il 22 ottobre del 2007 viene arrestato con l’accusa di fare parte di una associazione mafiosa legata al clan italo-canadese dei Rizzuto che con una società (Made in Italy group), con sede a pochi passi da Palazzo Chigi, avrebbe riciclato enormi somme di denaro.
Valori e futuro, insomma.
Ne ha parlato, il Principe. Eccome.
«Oggi è l’occasione per sottolineare che in un territorio difficile come l’Aspromonte, con problematiche complesse di ardua soluzione, è necessario rafforzare i valori fondanti del popolo italiano che sono imprescindibili nella crescita di tutti voi ragazzi.»
Siete voi gli autori del vostro futuro e del futuro dei vostri figli e non potete mai dimenticare parole centrali nell’essere umano come quelle su cui si fonda la nostra Costituzione e il nostro popolo italiano: il rispetto, la famiglia, l’amore per il prossimo, la solidarietà, l’onestà e il lavoro».
Gazzetta del Sud - Antonio Strangio
Ed Emanuele Filiberto di Savoia, della Costituzione, conosce bene appunto i “valori”.
E lui, infatti, dopo avere ottenuto l’ingresso nel territorio italiano nel 2002 con una legge costituzionale che ha modificato gli effetti della XII disposizione transitoria, ad avere chiesto un anno fa al Governo Italiano la somma di 260 milioni di euro a titolo di risarcimento dei danni morali subiti a causa dell’esilio e la restituzione dei beni confiscati a Casa Savoia.
Peccato che, invece che additarlo a modello per i bambini sanluchesi, nessuno gli abbia ricordato alcune cosette.


antonino monteleone da http://oknotizie.alice.it/

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